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nome filescisciano 10 ottobre_FTP_2.mp4
titoloNapoli, soldi e sesso in cambio di appalti: 13 misure cautelari
data soggetto10-10-2022
luogo
credito
didascaliaNelle prime ore di questa mattina, i militari della Stazione dei Carabinieri di San Vitaliano hanno eseguito un'ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Nola nei confronti di tredici indagati, ritenuti indiziati, a vario titolo, di corruzione, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e falso in atto pubblico, commessi a Scisciano, tra il mese di settembre 2020 e il marzo 2021. Il provvedimento cautelare arriva dopo un'articolata attività di indagine cominciata da un sopralluogo in un cantiere edile a Scisciano per l'esecuzione di opere che il personale in servizio nel competente Ufficio Tecnico aveva autorizzato col rilascio di un permesso ritenuto illegittimo: il titolo edilizio consentiva il mutamento di destinazione d'uso (da agricolo a civile abitazione) di un immobile, di fatto, inesistente, ed era stato quindi rilasciato in violazione delle disposizioni della legge regionale. Successivamente sarebbe emersa l'indebita percezione di denaro da parte di un funzionario comunale perché agevolasse il rapido rilascio di permessi di costruire. In alcuni casi, all'interno degli uffici comunali e in orario di chiusura, si sarebbero svolti degli incontri riservati tra il tecnico comunale e varie figure professionali, quali ingegneri, geometri ed architetti locali, funzionali a concordare le modalità di presentazione delle istanze di rilascio dei titoli o anche a redigerne congiuntamente i progetti da allegare. Ulteriori episodi riguarderebbero l'affidamento di servizi a beneficio di imprese riconducibili a conoscenti o familiari di dipendenti comunali. Una donna avrebbe conseguito un appalto per la pulizia delle strade cittadine in cambio di una prestazione sessuale, consumata proprio all'interno degli uffici comunali. L'ordinanza ha collocato agli arresti domiciliari l'attuale responsabile dell'Ufficio Tecnico del comune di Scisciano nonché il suo predecessore. Altri nove indagati, tra cui un consigliere comunale, sono stati destinatari della misura del divieto di dimora nella provincia di Napoli, mentre a due indagati è stato imposto l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.