Beirut, Natale al campo profughi di Shatila: lo sport come speranza

data soggetto: 26-12-2024

didascalia: E' un Natale di paura a Beirut: non ci sono luoghi sicuri che possano riparare dalle bombe israeliane, e il cessate il fuoco è a dir poco "scricchiolante". Chi già viveva in condizioni precarie, oggi vede peggiorare la situazione. Ne è un esempio il campo profughi palestinese di Shatila, situato a nord di Beirut, che ospita circa 20.000 rifugiati dei circa 2 milioni presenti in Libano, divisi tra palestinesi e siriani, stipati in 2 chilometri quadrati. Ce lo raccontano Razan, maestra, e Majdi, allenatore e della squadra femminile di basket. Qui sono state messe in piedi diverse attività per bambini e adulti, grazie al supporto di alcune squadre di basket italiane che si riuniscono sotto il nome di ""Basket beat borders e la ong italiana "Un ponte per". Nonostante la paura, Majdi e Razan restano qua e continuano ad aiutare chi ne ha più bisogno, supportati anche da una rete di palestre popolari in tutto il mondo ("Sport beat border") dalla Spagna alla Francia, passando per il Brasile e l’Italia. Perché “lo sport ci ha insegnato che giocare insieme è un modo per conoscerci e superare le difficoltà, sperando che Israele la smetta di fare la guerra a tutti noi - come ci raccontano - Meritiamo di vivere, siamo esseri umani".

categoria: cronaca

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